Body Shop
di Filippo Antonio Prina | MacGuffin n. 38 - Adolescenti
Quando penso all'adolescenza la prima cosa che mi viene in mente è un'intervista di una psicopedagogista che spiegava l'importanza delle stupidate nello sviluppo del cervello dell'adolescente.
Per quello che mi ricordo, lei diceva che per sviluppare i percorsi neurologici autoregolativi è importante che gli adolescenti facciano un sacco di azioni stupide, pericolose e senza senso. Il mettersi in pericolo, le prove disgustose, l'esplorazione del confine tra possibile e impossibile è fondamentale nello sviluppo di un cervello “sano”.
L'autoregolazione affonda quindi le sue radici in un esplorazione dei limiti. Anche se è abbastanza intuitivo, me ne rendo conto, non mi era mai apparso così chiaramente la mia difficoltà di autoregolazione come una mancanza di esplorazione del limite.
Affidandomi alla neuroplasiticità e sperando che il mio cervello possa ancora evolvere, mi affido a questa teoria per esplorare i miei limiti.
E a te come va con i tuoi limiti? Sei una di quelle persone che non si avvicina nemmeno con il binocolo al proprio limite? O appartieni a quelle persone sfrenate, sregolate in cui il senso del confine è un concetto mai esplorato?
La storia di oggi ci porta a parlare dell'organo più grande del nostro corpo: la pelle.
La pelle è il nostro confine naturale, ciò che l'evoluzione ci ha regalato per separarci dal mondo. Ciò che è dentro è mio, ciò che è fuori è un po' meno mio.