Contro il risveglio
di Jacopo Boschini | Aprile dolce dormire - MacGuffin n.39
Conoscete la storia della Bella addormentata nel bosco?
Probabilmente sì. Ma, se il vostro riferimento è il film della Disney, sappiate che non la conoscete veramente.
Quindi, sigla. E, a seguire, La Bella addormentata nel bosco, raccontata (quasi) fedelmente secondo la versione di Perrault.
C’erano una volta un Re e una Regina che desideravano ardentemente avere figli. Ci provarono e riprovarono, ma nulla. I due però tennero duro e alla fine i loro piacevoli sforzi furono premiati. La Regina rimase incinta e dopo i canonici nove mesi mise al mondo una bellissima principessina. Il Re e la Regina organizzarono così una grande festa a palazzo per condividere la felicità del lieto evento con il Regno intero. Tra gli invitati, tutte persone importanti e pregevoli, c’erano anche sette fate. A loro furono riservati a tavola posti d’onore. E, per ognuna di esse, fu predisposto un astuccio d'oro massiccio contenente un cucchiaio, una forchetta e un coltello d'oro finissimo, decorati con diamanti e rubini. Insomma, un regalo tutt’altro che modesto. Ma, in quanto fate, erano degne di attenzioni particolari.
Ma ecco che, proprio quando le sette fate si stavano per sedere a tavola, si presentò un’ottava fata, assai vecchia. Tutti la credevano morta perché da oltre cinquant’anni non usciva dalla sua torre. E, credendola morta, il Re e la Regina non si erano posti nemmeno lontanamente il problema di invitarla. Immaginate l’imbarazzo generale.